giovedì 4 marzo 2010

Ilaria Cucchi, Maria Giuditta Cristofanetti Boldrini (Dafne), Mario Dumini (Eremita Laico)


Sono tre personaggi d'attualità la cui determinatezza, coraggio e tenacia ha fatto sì da far emergere dal basso per quanto fosse possibile la verità sulle nefandezze delle istituzioni ospedaliere e carcerarie. Dalla sua indagine, pionieristica degli anni settanta, Dafne realizzò il primo libro su quello che oggi viene chiamata malasanità vissuta da chi l'ha subita nel vedersi abusi, omissioni, violenze, bugie e altre nefandezze sul marito e poi sul fratello, degenti in ospedale, e nel contempo essere presa a calci in culo dal personale paramedico nel tentativo di stargli vicino e di contestare gli abusi. Il suddetto libro, dal titolo "La morte al Policlinico Gemelli", è un prezioso documento di base del cittadino attivo che ruppe il primo mattone del muro anti trasparenza ospedaliero. Un altro documento interessante è il libro-dispensa del Dumini, detto l'Eremita laico, dal titolo "Il MANUALE, per le interdizioni". In questo Manuale l'eremita scrive di come fece evadere un suo conoscente, raggirato e fatto passare per pazzo fino all'internamento psichiatrico da TSO; e di come poi riuscì a dimostrare l'abuso, nonostante tutti gli intrighi giudiziari a suo danno, una decina di giorni dopo, in un'intervista a RAI-3 (visibile su youtube alla voce "eremita salva persona colpita da malasanità" -presente anche in questo blog nei filmati posti a fianco dei post). Infine, Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, che è riuscita a smuovere stampa e televisione sull'omicidio ospedaliero-carcerario del fratello tanto che oggi, almeno in Italia, chiunque ne è a conoscenza. Suggeriamo a Ilaria di scrivere, non appena possibile, un libro anche se stampa e televisione, al contrario dei medici legali, ne siano stati esaurienti su tutto quello che è finora stato possibile sapere. Le storie di tre cittadini attivi, che sono riusciti a far rivoltare , anche se per poco, lo sguardo dall'alto verso il basso delle istituzioni panottiche a quello dal basso verso l'alto della democrazia.