domenica 23 dicembre 2012

Ulteriori Evidenze da Tribali a mediche attuali della Possessione da Trapianto-Predazione di Organi



Se si ha la pena di vedere i quattro video diviene chiaro il percorso della medicina e degli ospedali nel riproporre quanto già ben si conosceva fin agli albori della nostra civiltà con lo sciamanesimo e i suoi stregoni e con l'uso della tecnica "ruspicina" che riusciva a leggere la storia di un essere vivente attraverso i suoi organi,  , specialmente cuore e fegato, una volta ucciso,.  In sintesi, ogni organo era letto, tastandolo, come un libro biografico dell'essere a cui era appartenuto, così, come attualmente si può leggere il DNA di ogni cittadino tastando lo schermo digitale di un computer su cui è stato riversato il codice.  Ma vi è di più.  Infatti, nei video suddetti vengono riportate le storie di persone alle quali è stato trapiantato un organo e da questo le caratteristiche del carattere e della personalità -indole, gusti e altre qualità- del precedente proprietario; esattamente come creduto da quei popoli tribali che mangiavano sopratutto il cuore del nemico, da loro ucciso, per acquisirne le sue qualità, quale ad esempio il coraggio.   
Ma una tale credenza fu già studiata decenni fa attraverso ricerche bio-fisico-matematiche con modelli di equazioni nonlineari, simulazioni al computer e elettromagnetogrammi dinamico-temporali non-invasivi (a distanza di 2 centimetri dalla testa o in prossimità del corpo) per frequenze Gigahertz e Megahertz.  Particolari di questo genere sui tre maggiori organi complessi, quali, cervello, cuore intestini furono, ad esempio:  
-Il ciclo di polarizzazione e depolarizzazione della membrana di una cellula nervosa
-Il ciclo di comportamenti di sistemi di neuroni eccitatori e inibitori;
-I fenomeni di risonanza dei virus che diventano sistemi aperti attaccando ciclicamente altre cellule sane;
I cicli neuromagnetici osservati attraverso la calotta cranica;
I modi oscillanti e di aggiustamento di fase (entraiment) della pressione sanguigna, del ritmo cardiaco e della respirazione; lo stesso vale per i cicli gastro intestinali, che vengono modellizati tramite generatori Ven der Pol.
A queste ricerche vollero comunque aggiungervi tecniche invasive, quali della obsoleta vivisezione, che arrecarono ritardi e sprechi economici in quanto in contraddizione tra i loro stessi risultati -vedi ad esempio quanto da noi riportato ne presente blog riguardo ai post sugli effetti da radiazioni non ionizzanti.
Pertanto lo studio del magnetismo dinamico temporale (!) cellulare che intravedeva immagazzinamento di memoria è già noto, a livello scientifico, da almeno mezzo secolo.  Comunque, alla stessa stregua della vivisezione, si delega alla categoria medica, con i loro ospedali, il monopolio di giudicarti se sei vivo o sei morto, se sei in grado di intendere e di volere, ed anche quando e come una ricerca scientifica possa avere il loro consenso per essere valutata idonea.  Così, oggi il potere medico-ospedaliero ci informa del "loro" "recente" successo di scoperte "scientifiche"...già vecchie di decenni. Scoperte fatte proprie per averle in qualche modo, approssimativamente conformate ai vecchi schemi riduttivi meccanicistici e obsoleti, quale la vivisezione animale, seguita da quella umana negli ospedali.
Consideriamo ora lo stato "trans-mortuario" e i fenomeni di "consciousness".  Esiste la coscienza in ogni proprio organo fisiologico; ciò è in linea con le teorie quantistico-ologrammatiche, che concepiscono in ogni parte l'immagine di tutto il contesto di cui fanno parte. Diamo due esempi pratici e storici:
Risaliamo al 1500 dove Filippo Neri fu avvisato della morte del figlio del principe Filippo Massimo. Il Neri si recò alla camera mortuaria dove vegliavano i parenti e amici e facendo appello alle sue straordinarie capacità riusci a farlo rientrare in vita e a parlarci, davanti a tutti, per ben mezzora prima che riuscisse di nuovo.
Questo stato di transmortalità trova un clamoroso esempio anche più recentemente. Negli anni cinquanta un noto Guru indiano, P.Yogananda, come ci raccontò una sua discepola diretta, E.H.-T. che fu presente nell'ultimo giorno di vita del guru-  finita la sua missione decise di uscire e volle farlo parlando, in un incontro pubblico, dell'India. Per questo disse ai suoi amici e discepoli di allontanarsi al fine di non essere trattenuto.  Durante l'incontro lo videro accasciarsi, risultò poi essere realmente morto (cuore fermo). Fu detto di non seppellirlo finché non si manifestassero segni di degrado fisiologico. Per questo occorse attendere ben venti giorni: la missione del guru non finiva nel momento in cui era ufficialmente morto ma dopo il suo stato di coscienza "trans-mortuario" che ne rappresentava già un messaggio per la sua conservazione (anche se non sappiamo sulle sue, eventuali, "extra-comunicazioni" personali in quei venti giorni.
Se, infine, consideriamo tutti i seppelliti o chiusi nella bara, che si sono lì ridestati, i riferimenti non mancano. Vi è stato, poco più di una trentina di anni fa chi è stato salvato da chi lo sentì bussare dentro la sua bara durante il suo funerale.  
Per Potere medico-ospedaliero la morte è una questione economica e di carriera così come il decidere se una persona non è in grado di intendere e di volere.  Vedere una malato incurabile, cioè in coma, come morto li salva dal fallimento della cura, non solo ma tale fallimento si ribalta in successo rattoppando col trapianto-predazione e, oltretutto con guadagno della cronicità di quest'ultimo che obbliga a cure costose per tutta la sua più o meno breve vita.
Risulta, ora evidente che l'invenzione mediche delle morti evita l'imbarazzo di sapere che il cosiddetto "defunto" vivente è cosciente.  Sapere che l'anima, la coscienza, sia comunque ancora nel corpo e senza attendere che questa lo lasci dopo almeno tre giorni dalla sua morte effettiva, reale (cuore fermo) e che questa  possa trasmettersi al trapiantato -non solo quindi come memoria fisiologico-cellulare- non è così tanto ammissibile.